Il Progetto per il Nuovo Polo Finanziario di Verona è il frutto della collaborazione di Mediapolis Engineering, Arch. Sergio Porcellini e Isolassociati.
L’attenzione rivolta oggi dalla cultura architettonica a quest’area vasta di Verona, sottolinea l’importanza di scelte strategiche ed urbanistiche che la città, con energie pubbliche e private, sta mettendo in campo.
Dal disegno della terra, che forma percorsi carsici, nascono i grandi edifici integrati con le strutture ad albero: tronco trasparente e tecnologico, fusto e rami d’acciaio cablati, foglie fotovoltaiche.
Lo spazio del lavoro è abbracciato dal verde e dal cielo, gli alberi disegnano gli edifici ma coinvolgono lo spazio non costruito, proteggono dall’irraggiamento gli spazi comuni e gli edifici, la valle dei servizi, incorniciano come grandi alle il parco.
Un’architettura in continuo mutamento con il tempo, la luce, le ombre. Lo spazio del lavoro è abbracciato dal verde e dal cielo, gli alberi disegnano gli edifici, coinvolgono lo spazio non costruito, proteggono dall’irraggiamento e incorniciano come grandi ali il parco.
Questa architettura è in continuo mutamento con il tempo, la luce, le ombre.
Il verde e la vegetazione che gli stessi edifici accolgono, con le stagioni dipingono i colori dell’architettura; le ombre che i rami proiettano disegnano le ore del giorno; di notte il sistema di illuminazione delle foglie fotovoltaiche colora il cielo del Polo Finanziario.
Viene in questo caso accolta l’esperienza positiva fatta con il quinto palazzo uffici ENI a S. Donato Milanese.