L’Acaya Golf Resort, Posizionato a poca distanza dalle spiagge più selvagge e incontaminate della Puglia, tra ulivi secolari e macchia mediterranea,è stato completamente rinnovato nell’autunno-inverno 2021-2022.
Un’operazione ambiziosa, in linea con la filosofia di Mira Hotels, gruppo che desidera sempre più caratterizzare i suoi resort bioattivi, rendendoli ambasciatori dei loro territori.
Il progetto riguarda la ristrutturazione dello stabile, attraverso l’attento uso del colore, degli elementi di arredo e la cura dei dettagli, lo spirito unico del Salento, la sua cultura e tradizione, rivisitati in chiave contemporanea.
Ambienti luminosi in cui si incontrano frammenti evocativi della tradizione, materiali del territorio e colori naturali nei toni della sabbia e del bianco.
Il progetto è stato portato a termine in appena cinque mesi, tempi record per un intervento che ha riguardato entrambi gli edifici, la struttura principale del resort e la Conference-Spa. Il restyling ha investito, gli interni della hall, la sala colazioni, le camere e i bagni dell’hotel, gli arredi del ristorante e le cucine della masseria San Pietro, club house del comprensorio del golf. Importenti interventi di riqualificazione hanno anche riguardato la parte impiantistica dei medesimi spazi, la sua ottimizzazione ed il suo efficientamento.
L’intervento ha avuto come obiettivo il passaggio dallo stile esistente di ispirazione internazionale, poco ancorato alle peculiarità del territorio, ad uno stile di più aderente al territorio di carattere salentino.
Il progetto nasce da un repertorio di immagini che rimandando al Mediterraneo ed alle sue atmosfere. Il risultato è un ambiente luminoso e chiaro da cui emergono frammenti evocativi della tradizione, materiali del territorio e colori naturali nei toni della sabbia e del bianco.
Nel dettaglio
97 camere, ristoranti, le hall del resort, l’antica Masseria San Pietro
(Ph. Acaya Golf Resort)
Parallelamente al lavoro di interior design dell’Acaya golf Resort, Gruppo Mediapolis ha avuto incarico di sviluppare il piano di un area del comprensorio Golf per lo sviluppo di nuove residenze con la sovrapposizione di due livelli di disegno del territorio: l’andamento mimetico, di natura organica e rurale, dei muretti a secco degli uliveti secolari genera una struttura in cui collocare i volumi, tipologicamente ispirati alle case a corte, parenti strette delle masserie salentine.
Il repertorio di materiali e colori dialoga con la tradizione artigianale e costruttiva del luogo: la pietra locale, la calce ed il ferro battuto.
L’area, posta al limite sud est del campo, in prossimità della buca 17, presenta un lieve declivio in cui si propone di adagiare un impianto di 45000 mq sviluppato prevalentemente al piano terra, con alcune eccezioni su due livelli, aderendo alle indicazioni normative urbanistiche previste dal PUG del comune di Vernole (Le).
Le unità abitative si sviluppano in tre diversi tagli dimensionali: 36 bilocali di 56 mq, 5 duplex di 112 mq, 17 quadrilocali di 112 mq.
Le aggregazioni volumetriche si alternano agli spazi aperti di carattere privato e sono organizzate in 4 macronuclei, distribuiti da una viabilità interna a lenta percorrenza. Al centro una piazza pedonale ombreggiata, alle due estremità due piscine ad uso collettivo.
Tutte le scelte progettuali dell’intervento sono state dirette allo scopo di porsi in dialogo con il territorio, dalla concezione dell’impianto alla scelta dei materiali.
Il progetto di impianto si basa sulla sovrapposizione di due livelli di disegno del territorio: l’andamento mimetico, di natura organica e rurale, dei muretti a secco degli uliveti secolari genera una struttura in cui collocare i volumi, tipologicamente ispirati alle case a corte, parenti strette delle masserie salentine.
Il repertorio di materiali e colori dialoga con la tradizione artigianale e costruttiva del luogo: la pietra locale, la calce ed il ferro battuto.